PROGETTO DEL COMUNE - Parco agricolo del Ticinello

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I PROGETTI
PROGETTO DEL COMUNE


Qui di seguito vi proponiamo un’estratto dal Progetto Definitivo del Comune di Milano con titolo: “Parco Agricolo del Ticinello – 1° Lotto su aree di esclusiva proprietà comunale”.
Si segnala che parte degli interventi rappresentati nel presente progetto definitivo saranno attuati con finanziamento Bando Cariplo nell’ambito del progetto “Milano città di campagna. La Valle del Ticinello”.

PROGETTO DEFINITIVO PARCO AGRICOLO DEL TICINELLO approvato dicembre 2013

RELAZIONE GENERALE

La perimetrazione dell’intero comparto territoriale, denominato Parco Agricolo del Ticinello, racchiude una superficie complessiva di c.a 87,70 ettari e la superficie complessiva delle aree di proprietà comunali comprese nel presente progetto relativo ad un 1° lotto di interventi è di c.a 35,00 ettari. Le aree in oggetto sono localizzate in zona di decentramento 5, nel consistente sistema agricolo del settore sud della città, a est della via dei Missaglia e della fascia urbanizzata di piazzale Abbiategrasso e ad ovest della via Ferrari. I dintorni dell’area si presentano parzialmente urbanizzati sui versanti est ed ovest, mentre a sud e a nord si ha la compresenza di aree verdi e altre aree agricole; si tratta dunque di aree che rivestono i connotati rurali e rappresentano luoghi tipici del sud di Milano, dove è ancora possibile vedere le attività agricole immediatamente adiacenti ai contesti residenziali di espansione della città. Si tratta di una vasta zona di notevole interesse pubblico, caratterizzata storicamente dal percorso del cavo del Ticinello e da un territorio agricolo che ha contribuito all’insediamento di complessi rurali anche di rilevanza monumentale, come l’Abbazia degli Umiliati a Selvanesco, fittamente intessuto e delimitato dalla rete irrigua e di ripa che ne compongono il paesaggio, ancora oggi testimonianza della conduzione storica delle campagne attorno alla struttura urbana. Nel parco, oltre a terreni coltivati, sono presenti le cascine Campazzo e Campazzino (che necessitano di opere di riqualificazione non contemplate nel presente progetto), pregevoli fabbricati rurali di rilevanza monumentale come S. Ignazio di Antiochia, l’antico forno a legna e altri edifici che risalgono al XVIII e al XIX secolo. In particolare la Cascina Campazzo è la sede di un’azienda agricola che per la sua posizione, all’ingresso principale del parco, e per le sue caratteristiche, una grande aia e un portico utilizzato per iniziative pubbliche, rappresenta il fulcro del parco, già fruito dai cittadini. La presenza di prati a marcita, prati perenni e allevamento di bovini da latte caratterizzano il territorio del Parco Agricolo del Ticinello che rappresenta per Milano una delle porte d’ingresso al sistema agricolo del Parco Sud. L’accessibilità alle aree di intervento è oggi possibile attraverso le reti di trasporto pubblico esistenti (metropolitana, tram e autobus) con punto d’arrivo in zona piazzale Abbiategrasso e attraverso l’utilizzo di mezzi privati; il Parco è già ampiamente servito da numerose aree di sosta. A breve è prevista la realizzazione di un nuovo parcheggio di interscambio nella vicina via dei Missaglia. Fino ad oggi il contesto, per vocazione e per azzonamento urbanistico, ha mantenuto una destinazione d’uso agricola che rappresenta un valore certo per la città ma che necessita di interventi volti a consolidare l’equilibrio tra fruizione pubblica, attività produttive e valori ambientali riconosciuti anche alla scala territoriale in relazione alla definizione delle reti ecologiche e delle necessarie connessioni atte al loro completamento. Le aree oggetto di intervento rientrano altresì nell’ambito del Parco Agricolo Sud Milano. Le stesse aree sono sottoposte a vincolo paesistico ambientale apposto dalla Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali della Provincia di Milano.
Circa gli ambiti di interesse naturalistico-ambientale, tutto il compendio è inserito all’interno dei Parchi Regionali, attraversato dal corso d’acqua Ticinello. Il contesto di progetto è pertanto riconosciuto, all’interno di un sistema ambientale più ampio rispetto ai confini comunali, come elemento di estrema importanza per la continuità delle connessioni ecologiche sovralocali.

  1. Obiettivi e scelte progettuali. Visti i richiami dei precedenti paragrafi, l’obiettivo generale è quello di realizzare un parco con valore paesaggistico, naturalistico e culturale legato alle attività agricole, favorendo una fruizione compatibile con il contesto attraverso la valorizzazione e l’integrazione degli elementi caratteristici oggi presenti.


  2. Valorizzazione del paesaggio Agrario e dei sistemi di fruizione. Il Parco attualmente rappresenta un sistema del verde tipico della campagna lombarda in cui le estensioni di prati coltivati a graminacee, da foraggio o per l’alimentazione umana, sono delimitate da capezzagne e rogge per l’irrigazione dei campi che segnano il terreno e sono bene individuabili anche in lontananza grazie alla presenza di filari continui di pioppi (Populus nigra, Populus nigra Italica). Oltre al mantenimento della pratica agricola, sulla base di contratti di affittanza agraria stipulati tra Comune di Milano e agricoltori che contemplino elementi volti alla tutela del paesaggio agrario, saranno valorizzate le aree e i percorsi che maggiormente si prestano a sviluppare interesse pubblico e fruizione rafforzandone le connessioni e le percezioni del paesaggio storico. Elemento significativo, per il quale si prevedono interventi di riqualificazione e integrazione delle reti, sono dunque i percorsi. Questi riprendono la quasi totalità delle strade interpoderali (capezzagne) esistenti. Nel progetto si prevede la creazione di diversi livelli di percorsi interni al parco puntando alla realizzazione di un ordine gerarchico del sistema della mobilità interna: percorsi carrabili per i mezzi di lavoro, percorsi pedonali o ciclopedonali e semplici sentieri. Le strade interpoderali esistenti saranno rimodellate conservando il battuto consolidato, eventualmente delimitandolo con cordoli o altri sistemi di contenimento, migliorandone la percorribilità a favore dei mezzi di lavoro per l’attività agricola. Inoltre si realizzeranno le necessarie connessioni tra i vari livelli di percorsi anche con la sostituzione/realizzazione di attraversamenti/ponticelli sui canali atti a favorire la continuità della fruizione pedonale.

  3. Insieme alla valorizzazione dei percorsi si propone di intervenire con sostituzioni e integrazioni sui filari esistenti - effettuando anche analisi e verifiche fitostatiche e successivi conseguenti interventi di messa in sicurezza sulle alberature esistenti - o con la formazione di nuovi filari alberati per sottolineare la presenza di percorsi o rogge che rappresentano significative persistenze storiche. Nel rispetto della maglia esistente saranno create zone d’ombra lungo i sentieri, le strade poderali e lungo le reti di canali. Lungo i percorsi saranno realizzate le aree di sosta, differenziate a seconda del contesto di inserimento, cercando di limitare le interferenze con l’attività agricola che comunque, nel suo svolgersi, costituisce l’elemento caratterizzante. Si punterà, ove possibile, a creare le condizioni anche per un uso ciclabile dei percorsi. All’interno di tutto il Parco, in particolare in prossimità degli ingressi e lungo i percorsi, saranno inserite varie tipologie di arredo per favorire la fruizione pubblica compatibilmente alle attività agricole. Un ulteriore elemento da valorizzare è il sistema irriguo. Questo, oltre ad essere elemento fondamentale per la produzione agricola, rappresenta un valore identitario di notevole interesse sotto i profili storico/paesaggistico e naturalistico. Tutte le rogge esistenti sono dunque confermate e se ne prevede la pulizia, l’eventuale modellazione delle sponde, il ripristino funzionale o la riqualificazione dei manufatti idraulici ed in ultimo la realizzazione o la riqualificazione degli attraversamenti (ponticelli).

  4. Compatibilmente con le funzioni produttive alcuni spazi saranno destinati ad attività agricola di tipo sperimentale. Un esempio da valutare per le fasi manutentive che seguiranno la realizzazione delle opere in progetto, sarà l’applicazione delle pratiche agricole sperimentali a rotazione su tutte le aree agricole del parco. Esse rappresentano una modalità di conduzione a basso impatto energetico, senza l’uso di diserbanti o fitofarmaci, basata sulla spontaneità dei prodotti che cresceranno insieme ad “infestanti” - da monitorare - che anche attraverso le fioriture in diversi periodi vegetativi potranno sviluppare suggestioni scenografiche sul paesaggio. In queste aree sarà ovviamente ridotta la produttività dei terreni pertanto si propone di praticarla su spazi pubblici di piccole dimensioni ed esclusi dai contratti di affittanza agraria. Come detto la produttività si riduce ma il costo di conduzione, preparazione e manutenzione è molto basso, o in alcuni casi anche nullo, pertanto la redditività potrà essere valutata nel tempo attraverso un’adeguata analisi costi-benefici anche in ragione della riduzione di emissioni inquinanti in atmosfera e nel terreno evitando l’uso di carburanti delle macchine agricole e dai trattamenti con diserbanti o fitofarmaci. Tale modello, oltre alla riduzione degli impatti sull’ecosistema, consentirà di produrre studi specifici atti a valutare gli esiti complessivi sia da un punto di vista economico che ambientale. L’interesse scientifico per tale pratica sperimentale oltretutto può trovare spazio anche nell’analisi delle dinamiche biologiche che si svilupperanno nel tempo con un carattere di biodiversità che potrebbe consentire una selezione inversa del prodotto agricolo riportando la coltura alla specie originaria attraverso un processo che possiamo definire di de-generazione (processo che inverte la tendenza agronomica della selezione, atta a favorire la produttività a discapito della ricchezza genetica delle varietà “primitive”).

  5. Valorizzazione dei caratteri ecologici. In considerazione del fatto che questo contesto sia riconosciuto, all’interno di un sistema ambientale più ampio rispetto ai confini comunali, come elemento di estrema importanza per la continuità delle connessioni ecologiche sovralocali, uno dei principali temi progettuali riguarderà proprio il ripristino della continuità ecosistemica lungo le sponde del Ticinello che attualmente presenta elementi di discontinuità e frammentazione, in particolare per la presenza di insediamenti non regolamentati. Il presente progetto dunque propone interventi volti al ripristino di una continuità di fasce boscate lungo il Ticinello, affiancate da fasce ecotonali. Inoltre si prevede la riqualificazione ambientale delle sponde attraverso la piantumazione delle stesse, ove necessario, per ricreare gli habitat favorevoli allo sviluppo di biodiversità. Lungo le sponde dei canali irrigui e delle rogge esistenti saranno realizzati interventi di carattere naturalistico in particolare con l’integrazione e la selezione della vegetazione in modo da creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di habitat idonei per il consolidarsi di ricche e diversificate biocenosi (interazioni ecologiche tra flora e fauna). Altri interventi trasversali per gli obiettivi sopra descritti riguarderanno la realizzazione di nuovi impianti arboreo arbustivi per la formazione di aree boscate, aree a frutteto, arbusteti, andando a consolidare i margini sud, ovest ed est dell’intero Parco. All’interno di tali impianti saranno realizzati percorsi e spazi di fruizione con valenza didattica e conoscitiva. Si prevede inoltre che tutti gli interventi riguardanti le opere a verde siano completi delle necessarie attività manutentive post-impianto.

  6. Sintesi delle scelte progettuali. Valorizzazione delle aree di accesso e margini - Valorizzazione ingresso nord (via Dudovich) - adiacenze della Cascina Campazzo; - Valorizzazione ingresso est (via Campazzino) - adiacenze della Cascina Campazzino; - Valorizzazione margine sud lungo la via Selvanesco; - Inserimento di elementi di arredo Valorizzazione, riqualificazione e connessione dei percorsi - Riqualificazione dei percorsi interni al parco - Realizzazione di ponticelli per passaggio su canali - Realizzazione nuovi tratti di percorsi - Realizzazione di aree attrezzate per la sosta - Riqualificazione dei sentieri in ambiti naturalistici - Realizzazione nuovi sentieri - Valorizzazione del sistema irriguo e dei relativi manufatti - Ammodernamento e opere di ripristino su manufatti idraulici - Realizzazione nuovi manufatti idraulici - Ripristino della funzionalità idraulica di canali irrigui - Valorizzazione / incremento patrimonio arboreo/arbustivo e potenziamento biodiversità - Realizzazione di nuove aree boscate - Realizzazione di fasce ecotonali e arbusteti - Piantumazione delle sponde - Realizzazione di nuovi filari - Realizzazione di campi fioriti, prati fioriti e fienagione (attività agricole sperimentali) - Manutenzioni quinquennali sviluppo elementi vegetali.

Descrizione degli interventi - componente architettonica/paesaggistica. Per il perseguimento degli obiettivi espressi al paragrafo 1 sono stati individuati diversi ambiti di intervento al fine di creare un sistema di fruizione all’interno del comparto che resterà prevalentemente agricolo in rapporto alla superficie complessiva dell’area. Il progetto si compone dunque dei seguenti interventi: Valorizzazione ambiti: 1) Interventi di valorizzazione area di ingresso via Dudovich  2) Interventi di valorizzazione ambito Marcite 3) Interventi di valorizzazione aree adiacenti la Cascina Campazzino 4) Rinaturalizzazione del sistema Ambientale del Ticinello 5) Realizzazione di Bosco didattico 6) Interventi di valorizzazione margine sud - via Selvanesco Valorizzazione dei percorsi e del sistema irriguo 7) Valorizzazione dei percorsi e realizzazione aree di sosta 8) Interventi di valorizzazione del sistema irriguo e dei manufatti idraulici

  1. Area di ingresso via Dudovich Opere e attività finanziate – in tutto o in parte – con Bando Cariplo la cui progettazione esecutiva è demandata ad altro soggetto attuatore. L’area oggetto di intervento ha un’estensione pari a 12.315 mq (1,2 ha) di cui circa l’80% sarà destinata alla realizzazione di un’area forestale all’interno della quale si svilupperanno sentieri e percorsi per la pubblica fruizione (anche con valenza didattica). L’area a bosco sarà diradata nelle parti adiacenti i viali d’ingresso con la formazione di fasce ecotonali costituite da arbusteti. L’area rappresenterà così uno dei principali punti di approdo al Parco del Ticinello; per assolvere a questa funzione sarà realizzata una piazzola attrezzata che raccorderà l’ingresso del Parco alla via Dudovich; a partire dalla piazzola saranno realizzati nuovi tratti di percorso ad uso pedonale in affiancamento a quello esistente, che resterà a disposizione per l’ingresso dei mezzi agricoli. L’itinerario dedicato alla fruizione pubblica sarà attrezzato con sedute, cartelli informativi ed integrato nella prima porzione con un sistema di illuminazione.

  2. Nell’ambito delle Marcite, gli interventi significativi riguardano la valorizzazione dei percorsi esistenti (compresa la realizzazione di aree per la sosta complete di elementi di arredo urbano) e dei canali nonché la riqualificazione - e dove necessario la ricostruzione – dei manufatti idraulici. Sono inoltre previsti interventi manutentivi sui filari di pioppi; dopo approfondite indagini circa lo stato di salute e di stabilità dei diversi soggetti arborei presenti, sarà dato avvio ad una progressiva sostituzione delle piante che proseguirà nel lungo periodo con attività manutentive.

  3. Aree adiacenti la Cascina Campazzino Attualmente l’intorno della cascina è occupato da particelle ortive spontanee che necessitano di un intervento di riqualificazione complessiva al fine di migliorare le condizioni di fruizione e al contempo di migliorare le condizioni di decoro dell’intero contesto (seguiranno con altri programmi gli interventi necessari alla riqualificazione della Cascina Campazzino non contemplati nel presente progetto). Un’altra porzione di area è occupata da baraccamenti e manufatti che versano in gravi condizioni di degrado e abbandono per i quali si prevede la completa rimozione; oltre ad una pulizia complessiva delle aree sarà effettuato il ripristino delle quote di campagna al fine di predisporre un massetto di pavimentazione su cui verranno posti in opera nuovi manufatti atti a favorire attività pubbliche e associative. L’idea di progetto prevede la realizzazione di un portico polifunzionale, costruito secondo gli schemi tradizionali delle pertinenze delle cascine presenti, e di serre leggere modulari realizzate con strutture metalliche. Tali manufatti sono da considerarsi come spazi a disposizione per associazioni e cittadinanza per l’organizzazione di attività pubbliche, sperimentali e di accoglienza per i visitatori le cui funzioni saranno completate e integrate con la futura riqualificazione della Cascina Campazzino all’interno della quale saranno rese disponibili ulteriori funzioni volte al potenziamento dei servizi per la fruizione pubblica e per le attività didattiche. Una volta recuperato alla sua funzione tutto il complesso edilizio sarà possibile sviluppare un polo ricettivo polifunzionale di interesse pubblico. A tale scopo si renderà necessario ricavare all’interno del comparto edilizio e nelle pertinenze della Cascina dei locali e degli spazi adibiti alla fruizione pubblica (ad esempio un punto informazioni per il parco, uno spazio da adibire ad uffici pubblici, una sala polifunzionale per attività didattiche e conferenze, dei servizi igienici ad uso del pubblico, ed altre eventuali funzioni da definire).

  4. Rinaturalizzazione del sistema Ambientale del Ticinello Opere e attività finanziate – in tutto o in parte – con Bando Cariplo la cui progettazione esecutiva è demandata ad altro soggetto attuatore. L’intervento si prefigge come primo obiettivo il recupero di aree che attualmente risultano in condizioni di degrado o di incuria in quanto non interessate dall’attività agricola o da altre funzioni definite. Al contempo le stesse aree hanno un importanza strategica in quanto rappresentano un’opportunità per ristabilire una dialogo tra verde urbano, verde di cintura e sistema agricolo. La riqualificazione di questo contesto consente la creazione di un importante corridoio ecologico in grado di deframmentare il sistema di ostacoli di origine antropica presenti in questi territori, così da consentire gli spostamenti anche alla componente faunistica terrestre (Mesoteriofauna, Erpetofauna). Nel progetto si prevede la realizzazione di un sentiero pedonale, attrezzato con bacheche informative e punti di sosta, per garantire la pubblica fruizione in un ambito naturalistico.

  5. Realizzazione di Bosco didattico Opere e attività finanziate – in tutto o in parte – con Bando Cariplo la cui progettazione esecutiva è demandata ad altro soggetto attuatore. Al fine di recepire le indicazioni e gli obbiettivi del Bando Cariplo ogni intervento forestale previsto dal presente progetto ha come fine ultimo di favorire l’incremento della biodiversità faunistica. Il nuovo bosco avrà un’estensione di circa 2.7 ha ed è localizzato nei pressi della via Selvanesco. La realizzazione dell’impianto forestale amplia la superficie di territorio in grado di garantire luoghi di rifugio per tutte quelle specie animali che di questi ecosistemi ne fanno habitat elettivo (Picchio rosso maggiore, Cinciallegra, Sparviere), luogo di stazionamento durante i flussi migratori (Capinera, Usignolo) e zona di rifugio durante le delicate fasi invernali di letargia (Erpetofauna e Piccoli Mammiferi). Anche in questo caso nel progetto si prevede la realizzazione di un sentiero pedonale, attrezzato con bacheche informative e punti di sosta, al fine di garantire la pubblica fruizione in un ambito naturalistico.

  6. Interventi di valorizzazione del margine sud (via Selvanesco) La via Selvanesco rappresenta il confine sud dell’ambito di progetto; allo stato attuale si riscontra la mancanza di percorsi praticabili che consentano l’accesso e la percorribilità pedonale in direzione sud-nord; i percorsi rilevati allo stato di fatto risultano sconnessi, irregolari ed interrotti, pertanto assolvono alla sola funzione di servizio per i lavoratori agricoli; inoltre la percorribilità pedonale parallelamente alla via Selvanesco risulta molto scomoda, a tratti rischiosa, in quanto le aree agricole, compresi i canali irrigui perimetrali su tutti gli appezzamenti, arrivano fino al margine stradale dove manca una corsia laterale continua con adeguate caratteristiche di sicurezza. L’idea progettuale per la valorizzazione di questo contesto consiste nella realizzazione di un primo tratto di percorso parallelo alla via Selvanesco - in calcestre o altra finitura naturale – in grado di rafforzare la percezione di un ambito fruibile.
    Il sistema di connessione al resto del Parco sarà completato attraverso la predisposizione di due sentieri che congiungeranno il nuovo percorso di via Selvanesco alle sponde del Ticinello. L’intervento sarà completato con la predisposizione e successiva realizzazione di impianto diilluminazione adeguato e inserimento di elementi di arredo atti a favorire la pubblica fruizione.

  7. Valorizzazione dei percorsi e realizzazione aree di sosta. All’interno degli ambiti e delle aree di intervento vi sono percorsi e sentieri consolidatisi nel tempo attraverso il passaggio dei mezzi agricoli e l’uso dei visitatori; la maggior parte di questi percorsi necessita di opere volte alla regolarizzazione del fondo (quote e materiali impiegati) e dei calibri (adeguamento dei sistemi di contenimento con cordoli in legno); tali interventi dovranno garantire condizioni d’utilizzo più sicure e al contempo agevolare le attività di manutenzione. Tutti i percorsi ed i sentieri esistenti sono dunque confermati (ad eccezione di un camminamento lungo il confine ovest che resterà ad uso esclusivo degli agricoltori e quindi chiuso con un sistema di staccionate); saranno realizzati nuovi percorsi e sentieri ripristinando in qualche caso la percorribilità di vecchi tracciati invasi dalla vegetazione. I materiali di finitura saranno naturali (calcestre, terra stabilizzata con metodi naturali o terra battuta prelevata nei siti di intervento). I percorsi in diversi tratti, ma non in modo continuo, saranno affiancati da steccati o altri elementi lignei atti a segnalare il tracciato; lungo i percorsi saranno inserite aree di sosta complete di sedute ed altri elementi di arredo.

  8. Interventi di valorizzazione del sistema irriguo e dei manufatti idraulici. Tutti gli interventi saranno realizzati nella forma di manutenzione straordinaria al fine di non alterare i caratteri paesaggistici dei luoghi. Per tale motivo si cercherà di salvaguardare il più possibile le specie vegetali presenti, singole o disposte a filare e, nel caso di riscontrata necessità di taglio di esemplari arborei o arbustivi per garantire il deflusso delle acque, lo stesso andrà eseguito nel periodo di riposo vegetativo, valutando la possibilità di tagli parziali. Per quanto concerne i manufatti idraulici (chiuse e sottopassi) si prevede l’esecuzione di interventi puntuali sui singoli manufatti, ove possibile verranno conservate le parti originarie dei manufatti (elementi in pietra e mattoni a vista) e le opere di ricostruzione/riqualificazione dovranno rispettare le tipologie costruttive rilevate.
 
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